Il manuale del basic

SCOPO DEL MANUALE Data la vitalità che ha scosso, a partire dal Natale 1983 e per tutto 1’84, il mercato degli HOME e PERSONAL Computer in Italia, si è venuta a creare una notevole confusione di terminologia, per lo più riguardante il BASIC, tra i possessori di elaboratori.

Non sono pochi infatti coloro che sono convinti che il BASIC sia un linguaggio universale per cui, dopo aver imparato ad usare, per esempio, un VIC 20, si possa tranquillamente passare, senza alcun problema, a programmare uno SPECTRUM. Ora, questo è vero solo in parte. Se infatti la struttura fondamentale del BASIC è comune e le istruzioni di carattere generale sono normalmente implementate, con poche varianti di tipo sintattico, su quasi tutti i microelaboratori attuali, è anche vero che alcuni gruppi di istruzioni (riguardanti, per esempio, la grafica) sono notevolmente diversi da un elaboratore all’altro.

Si tende a condensare tutto questo dicendo che, su ogni elaboratore, è presente un particolare “dialet-to” del BASIC. Lo scopo di questo libro è dunque quello di confrontare tutte le “parole”, le “frasi”, di alcuni di questi dialetti, in modo da fornire al lettore una panoramica il più possibile completa delle istruzioni BASIC dei microcalcolatori attualmente più diffusi, fornendo, nel contempo, la chiave per poter procedere, in un momento successivo, alla conversione di programmi da un elaboratore ad un altro. Il primo passo da compiere è ora quello di sapere cosa si intende per “sintassi” di un linguaggio e di conoscere il formalismo sintattico utilizzato nel libro.

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