Scheda ASSY n.1001006

La scheda primordiale, affascinante, rara e preziosa. Ordinata anche se progettata in fretta, svettano in fila come soldatini i già all’ora obsoleti 10 chip da mezzo kb le 2114 SRAM, ma la Commodore ne aveva una caterba e doveva utilizzarle.

Questa scheda madre ha gli occhi a mandorla, fu prodotta solo in Giappone (ad Osaka?) ed equipaggiò i primi VIC 20, chiamati VIC 1001 in terra nipponica.

I primi modelli, forse 10 o 15 mila pezzi, utilizzarono questa scheda che aveva il dissipatore incorporato nel vano cartucce! Dopo qualche ora di utilizzo, anche a causa di un ridotto numero di fessure di areazione dei primi modelli, il vano cartucce era praticamente intoccabile e le cartucce rischiavano di saldarsi in esso.

La prima modifica era inevitabile, dopo qualche mese fu ritoccatta inserendo un dissipatore più consono e sganciato dal vano di espansione, anche il case fu serigrafato con finestrelle aggiuntive.

Il calore era principalmente prodotto dal transistor utilizzato per regolare la tensione raddrizzata sulla scheda madre, con tutto il necessario elettronico (condensatori, ponte di diodi, etc).

Anche nella versione successiva, scheda ASSY n.324003, si continuò nella stessa logica. L’alimentazione era 9V AC. Solo all’uscita del Commodore 64 e nella completa riprogettazione della scheda (Scheda ASSY n.250403), si pensò di fornire un alimentatore separato contenete tutto l’occorrente per alimentare il VIC, ovvero una tensione di 9V alteranti (usata dal datassette per esempio) e 5V di corrente continua, utilizzata dai chip.

In questa scheda non è presente il cavo volante presente in quelle che seguiranno.


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